The Fort Worth Press - Dal libro su Stefania Albertani a 'Elisa' di Di Costanzo

USD -
AED 3.672502
AFN 66.288865
ALL 82.334064
AMD 381.569975
ANG 1.790403
AOA 917.000027
ARS 1448.780904
AUD 1.510072
AWG 1.8
AZN 1.698106
BAM 1.669284
BBD 2.012811
BDT 122.121182
BGN 1.66804
BHD 0.37701
BIF 2954.365062
BMD 1
BND 1.291462
BOB 6.90544
BRL 5.503498
BSD 0.999326
BTN 90.380561
BWP 13.198884
BYN 2.950951
BYR 19600
BZD 2.009977
CAD 1.377125
CDF 2249.999639
CHF 0.795199
CLF 0.023341
CLP 915.910296
CNY 7.04195
CNH 7.0373
COP 3850.41
CRC 497.913271
CUC 1
CUP 26.5
CVE 94.106452
CZK 20.769936
DJF 177.956627
DKK 6.362135
DOP 62.901939
DZD 129.46792
EGP 47.568199
ERN 15
ETB 155.360442
EUR 0.85153
FJD 2.279503
FKP 0.744905
GBP 0.748635
GEL 2.695009
GGP 0.744905
GHS 11.51248
GIP 0.744905
GMD 73.49611
GNF 8736.840758
GTQ 7.654
GYD 209.082607
HKD 7.779665
HNL 26.330052
HRK 6.416697
HTG 130.89919
HUF 330.233991
IDR 16700
ILS 3.22278
IMP 0.744905
INR 90.39025
IQD 1309.162602
IRR 42122.509472
ISK 126.030106
JEP 0.744905
JMD 159.912601
JOD 0.708964
JPY 155.525024
KES 128.810226
KGS 87.450325
KHR 4002.765237
KMF 420.000231
KPW 900.011412
KRW 1472.859952
KWD 0.30678
KYD 0.832814
KZT 514.018213
LAK 21647.157226
LBP 89491.885618
LKR 309.508264
LRD 176.881257
LSL 16.737221
LTL 2.95274
LVL 0.60489
LYD 5.418761
MAD 9.157129
MDL 16.863676
MGA 4514.980946
MKD 52.412624
MMK 2100.219412
MNT 3548.424678
MOP 8.007408
MRU 39.734229
MUR 46.049915
MVR 15.409717
MWK 1732.881564
MXN 17.98671
MYR 4.088497
MZN 63.909963
NAD 16.736936
NGN 1456.06993
NIO 36.775311
NOK 10.206675
NPR 144.605366
NZD 1.729015
OMR 0.384503
PAB 0.999356
PEN 3.366462
PGK 4.249345
PHP 58.583499
PKR 280.023044
PLN 3.58421
PYG 6712.554996
QAR 3.643067
RON 4.336602
RSD 99.963011
RUB 80.15344
RWF 1455.077708
SAR 3.750703
SBD 8.163401
SCR 13.493411
SDG 601.500584
SEK 9.29276
SGD 1.290595
SHP 0.750259
SLE 23.801015
SLL 20969.503664
SOS 570.102072
SRD 38.677979
STD 20697.981008
STN 20.909968
SVC 8.744522
SYP 11057.156336
SZL 16.733095
THB 31.450975
TJS 9.223981
TMT 3.51
TND 2.916619
TOP 2.40776
TRY 42.72408
TTD 6.779097
TWD 31.462498
TZS 2468.951023
UAH 42.417363
UGX 3562.360512
UYU 38.934881
UZS 12097.961483
VES 273.244101
VND 26335
VUV 121.327724
WST 2.791029
XAF 559.838353
XAG 0.01515
XAU 0.00023
XCD 2.70255
XCG 1.801112
XDR 0.694475
XOF 559.84552
XPF 101.783299
YER 238.35016
ZAR 16.705399
ZMK 9001.193911
ZMW 22.909741
ZWL 321.999592
Dal libro su Stefania Albertani a 'Elisa' di Di Costanzo
Dal libro su Stefania Albertani a 'Elisa' di Di Costanzo

Dal libro su Stefania Albertani a 'Elisa' di Di Costanzo

Ceretti e Natali: "Durante il lockdown ha maturato nuova verità"

Dimensione del testo:

(di Chiara Venuto) Tre incontri vis-à-vis con due criminologi, poi il Covid e una realizzazione: "Io volevo ucciderla". È quello che è successo a Stefania Albertani, condannata a vent'anni per l'omicidio della sorella e aver tentato di uccidere i genitori, la cui storia vera - nel formato di intervista - è stata raccontata in un libro dei criminologi Adolfo Ceretti e Lorenzo Natali per Raffaello Cortina Editore (2022, pp. 448). Il titolo, appunto, è "Io volevo ucciderla". Da questo volume Leonardo Di Costanzo ha preso spunto per il suo nuovo film, "Elisa", presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e già nelle sale. Il titolo è stato prodotto da Tempesta con Rai Cinema ed è distribuito da 01 Distribution. Nella pellicola, la protagonista (interpretata da una magistrale Barbara Ronchi) ha passato dieci anni in carcere per aver ucciso la sorella, apparentemente senza motivo, e dice di non ricordare nulla. Dopo il suo incontro con un criminologo (Roschdy Zem), inizia un percorso di comprensione di sé e arriva alla realizzazione. Passando all'Elisa 'reale', ovvero Albertani, si era già aperta una prima volta a 'Storie Maledette', nel 2014. "Noi abbiamo iniziato i colloqui prima della pandemia - spiega Lorenzo Natali - la nostra metodologia prevede interviste semi-strutturate, narrative, in cui chiediamo ad esempio di raccontare cosa si pensava e sentiva prima del fatto". Poi, dopo tre appuntamenti, è scattato il lockdown. "Era impossibile andare in carcere per proseguire - aggiunge - a un certo punto siamo riusciti a ritrovare Stefania online e da lì è iniziato un percorso particolare che noi non ci aspettavamo". Dopo lo stop lei "ha esordito con una verità che non coincide con quella processuale": l'aver voluto commettere l'omicidio. La "solitudine riflessiva", opposta al precedente dialogo e scaturita per via del Coronavirus, nel film viene riprodotta con un escamotage, ossia uno scontro con il criminologo; si tratta di una delle differenze tra realtà e finzione (un'altra è la figura del padre, radicalmente diversa). "Era una storia che Stefania non aveva mai potuto raccontarsi - chiarisce Ceretti -, perché il processo l'aveva in qualche modo impostata in una perizia costante, in cui diceva di essere dissociata e non ricordare nulla perché aveva un vizio parziale di mente per un problema al lobo parietale destro. Insomma, non era proprietaria della sua storia, e non era riuscita a metterla in parole". La sua realizzazione ha creato la predisposizione a un cambiamento, ma ha pure messo i due criminologi nella condizione di dover cambiare un po' il loro approccio. "Come ricercatori raccogliamo racconti e storie di vita per fare rielaborazioni teoriche - continua Natali - dopo questo cambiamento è come se lei avesse creato un tilt pure nel nostro modo di lavorare, ci ha fatto pensare a qualcosa di nuovo. Eticamente non potevamo fermarci, dovevamo fare qualcosa di più, aggiungere un carattere trasformativo e di accompagnamento che è anche al cuore della trasposizione cinematografica". Il senso di colpa di Stefania/Elisa, da un'emozione che "paralizza e non permette di andare né avanti né indietro", è mutato in "responsabilità, coscienza del disvalore del fatto attraverso il riconoscimento dell'essere proprietari di quel gesto", prosegue Ceretti. Albertani ha riletto sia la propria intervista per il libro che la sceneggiatura del film, e "in entrambi i casi non ha fatto correzioni", rivela Natali. "Ogni passaggio è stato condiviso perché è la sua storia di vita e credo che, pur essendoci grandi differenze nel film, il senso sia stato mantenuto con molta attenzione". Il percorso, ora, non è finito. "Questa è la dimostrazione 'scientifica' del fatto che una persona può prendere consapevolezza di sé stessa ed entrare nella dimensione della responsabilità. Ma quello che abbiamo fatto con lei è una sorta di 'aperitivo' rispetto a una giustizia riparativa - conclude Ceretti, che è uno dei padri della norma che l'ha introdotta in Italia - speriamo che lei possa farla con qualcuno, dato che non ha più nessuno se non un fratello sparito dopo l'omicidio. Bisognerà trovare una vittima specifica, il suo 'altro difficile' con cui comunicare, che potrebbe essere un genitore il cui figlio è stato ucciso".

Dal libro su Stefania Albertani a 'Elisa' di Di CostanzoDal libro su Stefania Albertani a 'Elisa' di Di CostanzoDal libro su Stefania Albertani a 'Elisa' di Di CostanzoDal libro su Stefania Albertani a 'Elisa' di Di CostanzoDal libro su Stefania Albertani a 'Elisa' di Di CostanzoDal libro su Stefania Albertani a 'Elisa' di Di Costanzo

W.Lane--TFWP