Consorzio Prosciutto San Daniele, riconoscimento Unesco forte spinta per intero Paese
'Valorizza la cucina italiana come sistema culturale complesso e fondato sulla qualità'
Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele "accoglie con plauso" il riconoscimento della Cucina Italiana come Patrimonio Culturale Immateriale Unesco conferito oggi dal Comitato intergovernativo riunito in India e parla di "un passaggio storico, che può rappresentare una forte spinta non solo per il settore produttivo ma per l'intero sistema Paese", come ha detto Nicola Martelli, presidente del Consorzio. Il riconoscimento, riporta una nota, "valorizza la cucina italiana come sistema culturale complesso e fondato su qualità, conoscenza, convivialità e condivisione evidenziando elementi strutturali come attenzione riduzione degli sprechi, valorizzazione di ingrediente, uso responsabile delle risorse, tutela biodiversità e trasmissione dei saperi culinari tra generazioni. Una cultura identitaria che evolve e si innova grazie a un approccio dinamico supportato da comunità e territori". In tale contesto "le produzioni a indicazione geografica (DOP e IGP) sono uno dei fondamenti della cucina italiana perché espressione di tradizioni regolamentate, competenze specifiche e stretto legame con territori di origine". In questo senso "il Prosciutto di San Daniele DOP ne è un esempio: un prodotto italiano che tutela un saper fare unico, valorizzando la qualità e coinvolgendo la comunità produttiva. Specificamente, precisa Martelli, "per il nostro comparto il riconoscimento è un ulteriore impulso a consolidare il percorso di sostenibilità mantenendo alto il livello di qualità del prodotto e preservando, insieme alla riduzione degli sprechi, la biodiversità".
W.Matthews--TFWP